Rubrica settimanale di buone notizie a cura della redazione
In questa edizione vi porteremo dallo Zimbabwe alla Valle D’Aosta, al Sussex, al Michigan, per poi ritornare di nuovo in Italia. Incontreremo volontari in ascolto, studenti e studentesse che sfidano i tabù e si lanciano nell’attivismo sociale, comunità che smuovono città e tanto altro ancora.
Sette storie, sette motivi per cominciare la settimana con fiducia e stupore.
Dal locale al globale, raccogliamo piccole e grandi meraviglie del mondo per ricordarci che il cambiamento è possibile — e spesso è già in corso.
1. Le panchine dell’amicizia: dove la cura inizia con l’ascolto
Fondato nel 2006 in Zimbabwe da Dixon Chiband, sta prendendo sempre più piede un progetto per rendere più accessibile la salute mentale: le panchine dell’amicizia. Dopo New York, Washington, Qatar e Giordania, le panchine saranno installate anche nel Regno Unito, nel Sussex, in luoghi pubblici all’interno di biblioteche, chiese e aree comuni. Ad accogliere le persone che si siederanno, previo appuntamento, ci saranno dei consulenti volontari non professionisti che semplicemente metteranno a disposizione il loro tempo per ascoltare attivamente le storie che verranno loro raccontate. Studi hanno rilevano che questo modello ha portato ad una riduzione dell’80% della depressione e dei pensieri suicidi e a un aumento del 60% nella qualità della vita dei partecipanti. Un ottimo esempio per dimostrare come, in un mondo così rumoroso, l’ascolto e il silenzio possono essere la vera rivoluzione che salva.
Fonte: The Guardian, www.theguardian.com/society/2025/apr/08/friendship-benches-mental-health-support-sussex
2. Sempre meno barriere tra persone udenti e non udenti
Un team di ricercatori e ricercatrici del CRS4 in Sardegna ha depositato il brevetto per la creazione di una piattaforma software che diminuirà in modo significativo le barriere comunicative tra le persone sorde e le persone udenti. L’intelligenza artificiale, alla base del sistema dotato di un database di circa mille segni, permetterà la traduzione in tempo reale della LIS (Lingua dei segni italiana) in testo o in voce, facilitando significativamente la comunicazione e l’inclusione sociale delle persone non udenti. L’obiettivo è implementare la piattaforma in modo capillare nelle scuole e negli uffici della pubblica amministrazione, affinché le persone sorde non siano più costretti ad adattarsi ad un sistema esclusivo (cioè, che esclude). Quando la società ascolta e capisce tutti e tutte, inizia la vera inclusione. Non c’è inclusione senza comprensione.
Fonte: Ansa, https://www.ansa.it/amp/sardegna/notizie/2025/02/26/dalla-sardegna-nuovo-software-per-riconoscere-lingua-dei-segni_80124b79-4a35-4f9d-b9b3-a28d6b445e97.html.
3. Un nuovo record per la Terra che lascia ben sperare, ma non troppo
Secondo il nuovo rapporto del think-tank Ember, oltre il 40% dell’elettricità mondiale è stato generato da fonti pulite nel 2024: un risultato che non si vedeva dagli anni ’40 e un progresso importante nella transizione energetica globale. Tuttavia, questo risultato positivo è accompagnato da una realtà preoccupante e lascia un retrogusto dolceamaro: le emissioni di CO₂ hanno raggiunto a loro volta un nuovo record, spinte da un aumento della domanda elettrica causato in gran parte dal caldo estremo. La crescita dell’energia solare è impressionante, ma non basta ancora a compensare la corsa globale ai consumi. Il dato dimostra che l’innovazione tecnologica, da sola, non può risolvere la crisi climatica. Serve anche una trasformazione nei nostri stili di vita e nei modelli di consumo.
Il progresso è reale, ma senza equilibrio tra sviluppo e sostenibilità, rischia di rimanere un’utopia.
Fonte: BBC, https://www.bbc.com/news/articles/cq80ygdd3zlo.
4. Il ciclo non è un tabù: l’iniziativa in Valle d’Aosta
Con lo slogan «Il ciclo non è una scelta», la Regione Valle D’Aosta ha avviato un’iniziativa pensata dal corpo studentesco di un liceo nell’anno scolastico 2022/2023: il progetto pilota Tampon Box. Il piano prevede l’installazione di tampon box, ossia distributori di assorbenti gratuiti, in dieci licei della regione, e il futuro ampliamento degli istituti coinvolti nell’iniziativa (scuole medie comprese). Questo progetto è molto significativo, in quanto potrebbe potenzialmente sdoganare tanti miti e tabù sulle menstruazioni, rendendo le scuole un posto più sicuro, ma soprattutto più accessibile, per tutte le ragazze e le donne. Un piccolo grande gesto che segna un grande avanzamento nei diritti, nell’inclusione e nella qualità del vivere scolastico, ma soprattutto verso l’ideale di una scuola che accoglie, ascolta e non lascia indietro nessuna.
Fonte: Lifegate, https://www.lifegate.it/valledaosta-tampon-box.
5. Quando l’empowerment femminile incontra la sostenibilità
Ancora una volta lo Zimbabwe si dimostra pioniere nell’avvio di iniziative di grande impatto sociale e ambientale, che migliorano nettamente la vita della comunità, in particolare delle donne. L’iniziativa è nata dalla startup Mobility for Africa, che ha lanciato un progetto di leasing accessibile (15 dollari al mese), riscuotendo un enorme successo. Il protagonista di questo programma è un triciclo in grado di trasportare massimo 450kg alimentato a energia solare. Lo Hamba, così si chiama il triciclo, ha permesso a molte donne del paese di diventare indipendenti e di svolgere il proprio lavoro autonomamente, guadagnandosi il rispetto della famiglia. Così, grazie al triciclo, le donne zimbabwesi possono recarsi al mercato più comodamente e senza rinunciare ad un riposo notturno più lungo e rigenerante. Lo Hamba ha trasformato queste donne da casalinghe a vere protagoniste e imprenditrici dell’economia locale. Mobilità è possibilità, lavoro, indipendenza. Futuro.
Fonte: Corriere della Sera, https://www.corriere.it/buone-notizie/25_aprile_14/zimbabwe-un-triciclo-solare-per-trecento-donne-che-ora-hanno-un-lavoro-cbf6bb1d-3327-4138-811c-2c324a609xlk.shtml.
6. La catena umana che ha spostato una libreria e unito una comunità
A Chelsea, nel Michigan, una comunità intera si è unita in un gesto straordinario per aiutare la libreria indipendente Serendipity Books a traslocare: 300 volontari di tutte le età hanno formato una catena umana per spostare, a mano, 9.100 libri verso la nuova sede, a un isolato di distanza. L’iniziativa, nata più per coinvolgere la comunità che per risparmiare, si è trasformata in una vera festa: canti, scambi di opinioni letterarie e storie condivise hanno accompagnato il passaggio dei libri da persona a persona. In sole due ore tutto è stato sistemato, in ordine alfabetico e per sezione. L’evento ha mostrato quanto una libreria indipendente possa rappresentare un cuore pulsante di comunità, cultura e identità locale. Quando è davvero il caso di dire “l’unione fa la forza.”
Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/us-news/2025/apr/17/book-brigade-us-town-forms-human-chain-to-move-9100-books-one-by-one.
7. Musica per non dimenticare
“Music to Die For” è un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Hazel Harrison e Phillipa Anders, che utilizza la musica come strumento per onorare e ricordare le persone care che abbiamo perso. Il progetto invita chiunque abbia vissuto un lutto a condividere un brano che li colleghi a chi non c’è più, raccontando la storia dietro quella canzone e fornendo delle domande guida per facilitare il processo. Hazel, psicologa clinica, sottolinea il potere della musica nel permetterci di esplorare e comprendere le emozioni legate al dolore, offrendo uno spazio sicuro per vivere il lutto. La capacità di attraversare il dolore per riscoprire gioia e significato è una delle lezioni più forti di questo progetto. La musica non solo ci aiuta a ricordare chi abbiamo perso, ma ci guida anche nel cammino per vivere pienamente ciò che rimane.
Fonte: BBC, https://www.bbc.com/news/articles/cglx0pdj87eo.
crediti photo: The Friendship Bench Zimbabwe

Alessia, 25 anni, multipotenziale per vocazione. Coltivo passioni che spaziano dalla scrittura alla comunicazione, dalla fotografia alla crescita personale, abbracciando la possibilità di essere tutto ciò che desidero. In ogni mio interesse c’è un filo rosso: la gioia di mettermi al servizio degli altri. Racconto belle notizie perché credo nel potere contagioso della gentilezza e della speranza, ma soprattutto nell’umanità che ci lega.
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