Dalla facoltà sbagliata a un brand di gioielli: come nasce Amabile
Ha soli 19 anni la ormai nota Martina Strazzer, imprenditrice che nel giro di poco tempo è diventata tra le più acclamate, quando ha preso la scelta più radicale e promettente della sua vita.
Ma qual è la sua storia? Era il 2019 quando, in preda alla paura e all’incertezza, decide di scrivere una lettera ai suoi genitori; è così che comunica loro la sua scelta di voler lasciare l’università, dove studiava biotecnologie, per inseguire il suo sogno. <<Cambia facoltà>> è la risposta dei genitori, pensando ad un momento di confusione della figlia, al percorso di studi sbagliato; ed è quello che effettivamente fa, spostandosi nella facoltà di marketing e organizzazione d’impresa. Ma c’era molto altro dietro la volontà della giovane Martina; non era solo una facoltà sbagliata, ma un percorso di vita che non era il suo.
È così che, in poco tempo, nasce Amabile, dal nome della bisnonna. Il sogno di Martina era creare qualcosa di tutto suo, realizzare un prodotto da vendere; 300 euro in tasca e una piccola cameretta era tutto quello che possedeva: la scelta più immediata furono dunque i gioielli, oggettini piccoli e facili da tenere in casa. Così Martina racconta che il primo passo fu recarsi da tre orafi della sua città con un disegnino, chiedendo timidamente di trasformarlo in realtà.
Sette mesi dopo la giovane modenese scarica tiktok, dove già era diventata conosciuta con dei video comici. In questo primo momento sui social non parlava di gioielli, li indossava e basta: fu comunque sufficiente per catturare l’interesse della sua community, come testimoniato dalle prime richieste nei commenti su dove li avesse presi.
Dopo mesi di pausa da tiktok e dopo prime vendite andate già molto bene, fece il suo ritorno con video attinenti alla sua vita e alla sua produzione. Il protagonista del primo video non potè che essere l’iconico simbolo del brand: il lovely, che aveva già fatto scalpore sulle storie Instagram di Martina.
Nel giro di 5 anni il fatturato è arrivato a circa 10 milioni, con un seguito di 2 milioni su Tiktok e un milione su Instagram.
Ma qual è il suo rapporto con i soldi? Definisce l’ambito finanziario come la sua più grande lacuna, definendosi un’imprenditrice di cuore, più che di cervello. Preferisce insomma lasciare questa parte a consulenti e addetti a tale ambito, e dedicarsi invece ad altro.
Dall’importanza dei social al primo negozio fisico
Una sua giornata tipo? Spazia da periodi seduta alla scrivania dedicati al recruitment, a ristrutturare l’azienda, aggiustare flussi, redigere matrici e funzioni per ogni membro del team, a periodi dedicati a comunicare iniziative speciali, che richiedono la registrazione di video per i social. Tra queste iniziative spicca il famoso viaggio alle Maldive: 5 biglietti fortunati che i clienti possono trovare all’interno delle confezioni acquistate presso Amabile, vincendo un viaggio insieme a Martina nel paradiso delle Maldive.
Sono stati proprio i social il trampolino di lancio per Martina, strumenti che per lei hanno sempre funzionato bene, dandole la possibilità di trovate i collaboratori giusti di cui circondarsi. Attualmente, per raggiungere i suoi clienti, trova Instagram come più penetrante e funzionale rispetto a tiktok, i cui algoritmi sembrano più rallentati. Ad ogni modo il target formatosi è ben preciso, andando dai 20 ai 35 anni.
Più volte ha pensato di trasferirsi a Milano, fulcro delle reti sociali e imprenditoriali; non ha però mai ceduto a questa idea, affermando infatti che la vita che oggi conduce spesso la fa sentire sopraffatta, dunque rimanere a Modena funge da decompressore di tutto ciò, permettendole di mantenere la sua comfort zone.
Fino a poco fa Amabile è sempre stato solo un negozio online; successivamente, grazie a dei pop-up sparsi tra Milano, Firenze e Roma, il team ha avuto la possibilità di incontrare il pubblico e far vivere il brand dal vivo.
Ma la novità più grande ha preso vita poche settimane fa: l’apertura del primo negozio fisico lo scorso 12 aprile a Bologna. La scelta della città è stata abbastanza naturale: grande e facilmente raggiungibile, il giusto compromesso tra Modena, città natale di Martina nonché sede del brand, e Milano, centro dell’economia.
Uno spirito imprenditoriale in Martina però c’è sempre stato: già da bambina si divertiva organizzando un mini-business con le figurine di “cuccioli cerca amici” e rivendeva i premi degli ovetti kinder. Non a caso è oggi diventata punto di riferimento per tanti giovani imprenditori, grazie anche al suo carattere testardo nel dover dimostrare ai suoi genitori che questo suo obiettivo non era un capriccio passeggero, ma qualcosa di reale. Quella lettera che aveva scritto loro è infatti oggi appesa orgogliosamente nel suo ufficio, a simboleggiare che ce l’ha fatta, e a soli 24 anni è fonte di ispirazione per tutti i piccoli e grandi sognatori.
Fonte: Forbes, The BSMT by Gianluca Gazzoli

Mi chiamo Martina, 20 anni, cuore a Lecce e vita a Milano.
Divoratrice di libri, film e cultura. Studentessa di “Linguaggi dei media” presso l’Università Cattolica di Milano. Amo raccontare, scovare le storie delle persone, immaginare cosa c’è dietro le loro scelte, alla base delle loro vite.
La mia passione più grande? Viaggiare, portare con me un segreto da ogni dove, scovare la bellezza del mondo.
Curiosa per natura, ottimista per scelta.
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